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venerdì 19 ottobre 2012

Chi fa da Sè...


Mia figlia è da manuale, non ha ancora un anno e mezzo ma la sua voglia di autonomia è irrefrenabile.
Il mio orgoglio materno è davvero ai massimi registrati vedendo i suoi progressi e la sua voglia di fare. I goffi tentativi di imitazione degli adulti fanno venire le lacrime agli occhi, sia dal ridere sia per la commozione che muovono.



Non nego però che quando poi devo raccogliere la pappa che sfugge al controllo del suo coordinamento oculo-manuale (come direbbero gli esperti) e mi ritrovo tappeti imbrattati e divani ridipinti, una certa voglia di bloccarle la crescita c'è.
E non dimentichiamo poi che abbiamo un simpatico coniglietto che fa la posta come una iena, aspettando di recuperare ciò sfugge alla piccola apprendista.
Quello che però mi stupisce di più, è che la mia nanerottola ha puntato all'igiene personale più che al cibo.
Credo sia la prima bambina di 15 mesi a volersi lavare i denti dopo ogni pasto.
Mi bussa alla porta del bagno dicendo: “ngu” che non so per quale associazione mentale, vuol dire spazzolino.
Poi va al bidet (e giuro che è pulito come i piatti in cui mangiamo) apre l'acqua e si lava i dentini.
Questa attività è rigorosamente fatta assieme al papà la sera, mentre di giorno ...chi c'è, c'è, ma si deve fare. Sul fronte alimentazione preferisce invece dar da mangiare al coniglio proponendogli spesso ottimi piatti di pasta cruda con la quale lei sta giocando e che io devo evitare finiscano in bocca alla povera vittima.
L'altra cosa buffa che peraltro può tornarmi utile nel tempo, è la sua gran voglia di aiutare con le faccende domestiche. L'aspirapolvere è uno degli elettrodomestici preferiti, tranne per me quando cerca di infilare lo spinotto o altri oggetti nella presa della corrente, non disdegna la scopa, che le finisce regolarmente sulla testa e anche passare lo straccio della polvere non le spiace affatto. Stendere poi...un sogno realizzato, sto decisamente crescendo una piccola colf.
Tranne qualche inevitabile disagio sono davvero felice che la sua voglia di autonomia sia forte come quella della mamma, e devo dire che un pò l'ho spinta io verso una precoce indipendenza. Aveva 6 mesi quando ho iniziato a lasciarle il biberon da gestire.
Credo sia fondamentale sostenere i nostri piccoli-grandi-pulcini, aiutarli e rispettare i loro tempi affinché sviluppino fiducia in se stessi. E
distrarli dall'intento (ma senza aiutarli) se il “NON riuscire” provoca vere e proprie crisi di nervi.
A Bianca capita quando non riesce a mettersi le scarpe o non riesce ad avvitare/svitare le bottiglie.
E' inoltre giusto concedere il tempo necessario senza sostituirsi a loro solo perché la fretta è spesso tiranna.
Detto questo, quando proprio la rabbia da pavimento sporco sale, me la prendo con mio marito che le permette di giocare a fare la grande senza le opportune precauzioni.
(La lascio fare sempre anche io, ma con qualcuno devo pur prendermela)




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