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giovedì 29 novembre 2012

Vita di Coppia: Appuntamento con Mio Marito



Io e  - M - siamo arrivati al punto di darci appuntamento fuori, al ristornate. Domenica ci vediamo lì!
Contrariamente a ciò che sembra non è propriamente  un appuntamento stile "fidanzatini di Peynet" ma solo una necessità.  In casa non abbiamo praticamente mai  il tempo necessario per parlare, sembra assurdo anche solo scriverlo ma è così.  Non riusciamo più ad avere un dialogo tranquillo, uno scambio che non siano frettolose comunicazioni di servizio. Possibile? 

Sostengo molto sinceramente che non si possa essere solo mamma e papà, ma non saprei dire come ci siamo incastrati in dinamiche quotidiane che sembrano impedirci un equilibrio fatto di "noi 2" oltre che di "noi famiglia".Credo che l'essere genitori non più ragazzini sia una componente fondamentale.

Esperienze di vita ne abbiamo fatte molte, sia come coppia che singolarmente e forse grazie o a causa di ciò abbiamo davvero meno bisogno di ritagliarci ancora degli spazi. Il dedicarci a nostra figlia e anche ovviamente al nostro coniglietto, sacrificarci sempre molto per loro, non è ad oggi una forzatura. Lo facciamo in un modo del tutto normale e questo è sicuramente bello, ma non posso non vedere che il problema è proprio porci troppo poco il problema stesso. 
Sappiamo che non abbiamo più tempo per noi due, sappiamo che ci stiamo trascurando sotto molteplici aspetti, sappiamo che dovremmo cominciare a ristabilire degli equilibri, ma non lo facciamo e sopratutto non ce ne stiamo preoccupando.
E' tutto  quasi normale ma io e lui ci stiamo perdendo. Penso che chiunque abbia trovato consigli su questo tipo di problematiche ma rimangono per l'appunto consigli e sappiamo che tra il dire e il fare... Entrambi siamo assorbiti dalle esigenze della piccola, dagli impegni di lavoro e di casa, dal cercare di fare molto e farlo bene, sempre.  Alla sera la stanchezza è a livelli di guardia e il nervosismo uno spettro invadente. La mancanza di tempo è la fonte maggiore di problemi e la comunicazione di coppia ne soffre, i messaggi arrivano perlopiù nel modo sbagliato, non si riesce a stabilire un contatto empatico con l'altro. Si cerca di comprimere i contenuti per consegnare velocemente nelle mani dell'altro: informazioni, pensieri, problemi, dubbi e frustrazioni.  A volte mi trovo a fare i post-it con le cose da dirgli.
Bisogna quasi vergognarsi ad affermare che l'arrivo di un "piccolo alieno" devasta e travolge. E questo accade specialmente se la coppia non è solida o se si è costituita da poco, come nel nostro caso. Per noi l'arrivo della "nanerottola", è stata la fine di quella che era la nostra esistenza prima di lei.  Io non lavoro più mentre prima avevo un lavoro che mi portava ad essere spesso fuori casa e sopratutto sempre in mezzo alla gente. Mario era molto più dedito alla sua professione e alla sua carriera.
Ora siamo molto diversi, e se quando ci siamo conosciuti ci siamo piaciuti per caratteristiche e affinità oggi ci troviamo a doverci riscoprire, sperando di trovare anche nella nostra attuale diversità, cose che continuino a piacerci e a legarci. Non vorrei essere fraintesa, un bambino è un dono e lo è stato ancora più per noi, porta speranze, è il segno del futuro, ma toglie  tantissimo, nulla è più come prima. Se a cena potevamo parlare di finanza, pubblicità, politica ore si parla di quanta cacca ha fatto in una giornata. Se prima bastava un breve preavviso e una borsa per organizzare un week end, oggi preferiamo stare a casa per evitare di dover chiamare un'impresa di traslochi. Ma per tornare a quanto sopra, tutto questo, per quanto reale e molto ben chiaro ad entrambi,  probabilmente non è  ancora diventato un problema davvero serio, visto che non ci siamo ancora dati una smossa per risolverlo. Siamo così attenti e generosi  verso i nostri "cuccioli" ma non lo siamo abbastanza per noi due.  E questo altruismo ci sta allontanando sempre di più, ha creato tra di noi una voragine,  ci guardiamo con affetto dalle sponde di questo crepaccio ma nessuno può saltare per raggiungere l'altro.
Il mio dovere di mamma 24/24 non annebbia la capacità di analisi e valutazione ma non ho poi le forze e la volontà di agire laddove ho riscontrato problemi.  La voglia di -M- di passare quel poco tempo libero con sua figlia supera la sua volontà di trovare un pò di tempo anche per me. Ma come dicevo i figli danno speranza e Bianca è per noi davvero un miracolo. Tutto sembra crollare quotidianamente da un momento all'altro ma siamo ancora qui. Stiamo resistendo  e quando litighiamo, Bianca prende le mani di entrambi e così, riuniti da lei che già tutto capisce, non posso che dire: ce la faremo
A presto

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Tifo per voi ;)! Siete speciali e riuscirete sicuramente a ritrovarvi! In bocca al lupo!!!
Un bacio grande.
Erika

Barbara Fogli ha detto...

Grazie Erika un abbraccio

Anonimo ha detto...

Un'analisi intelligente e profonda dei problemi che TUTTE e dico TUTTE le coppie con bimbi piccoli hanno avuto, hanno e avranno.
Forza, siete sulla buona strada !!!
Sonia

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