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lunedì 28 aprile 2014

Naturopatia: I Principali Nemici dei Bambini

Inauguro con oggi,  una sezione che sarà tutta dedicata alla medicina naturale, al benessere del corpo e della mente, con un'attenzione particolare alla salute di mamme e bambini.

Verranno trattati argomenti di diverso tipo e gli articoli postati saranno tutti scritti in collaborazione con il Dott.Walter Panetta, laureato in Filosofia e studioso di Filosofia della Medicina, Naturopata, Kinesiologo e operatore di Biorisonanza, con il quale stiamo lavorando ad un progetto più complesso che troverà a breve ampio spazio su questo blog. 
Avrò modo più avanti di parlare meglio del progetto e di dare informazioni sul tipo di servizi che andremo a svolgere grazie anche ad un sito che sarà on line a breve.

Essendo un blog in cui si parla di benessere, cure naturali, cucina ma sopratutto bambini, partirò proprio dal postare un articolo che li riguarda, o meglio, riguarda l'attenzione che noi genitori dovremmo avere rispetto alla loro salute.

Trovate qui sotto il testo e vi invito a scrivere a me o direttamente al Dott. Panetta per ogni approfondimento o domanda

panetta@naturopatiamilano.it
https://www.facebook.com/naturopatiamilano

Chiunque operi nell’ambito della salute, soprattutto se orientato verso metodiche rispettose dell’equilibrio naturale dell’organismo, sarebbe tentato di dire che i peggiori nemici dei bambini siano oggi i genitori!
In realtà, per buona pace di questi ultimi, la colpa può essere ben distribuita su tutta la “filiera” del nostro sistema consumistico, anche se, verrebbe ancora da dire, dal momento che ormai tutti dovrebbero essere un pò  “sgamati” su come stiano realmente le cose, al giorno d’oggi parte di questa responsabilità torna secondo me a ricadere ugualmente su quei genitori troppo acritici verso le più infondate richieste del modello dominante circa la cura, la crescita e l’educazione dei figli.
Per partire dall’inizio, il primo grande Nemico che si frappone alla crescita e allo sviluppo armonico del bambino è dunque l’apprensività di genitori e parenti. Oggi tutto è stato medicalizzato, ogni età dell’essere umano sembra essere diventata più una forma di malattia che una tappa dello sviluppo e della vita!
L’infanzia è una malattia, seguita dall’adolescenza, quindi da gravidanza, menopausa e vecchiaia, e persino l’età adulta, quella più “sana”, è stata infine medicalizzata con l’introduzione di pillola anticoncezionale, antidepressivi, farmaci per dormire e stimolanti di ogni genere!
Sembra che gli esseri viventi per vivere abbiano oggi bisogno del continuo intervento della Scienza, che pretende non solo in teoria, ma anche in pratica di sostituirsi completamente alla Natura!
L’accanimento terapeutico non riguarda dunque solo i cosiddetti “malati terminali”, ma tutti quei “terminali”, nel senso informatico del termine, in cui il Sistema ci vorrebbe trasformare!
Siamo “terminali” non solo nel senso di “utenti finali”, ma anche in quello di propagatori a qualunque livello di tutta una serie di assurdità sulle quali il Sistema si regge. Sono dunque “terminali” non solo i medici di base, gli educatori o gli insegnanti, ma anche le mamme intrise di tutta una serie di nozioni sbagliate!
Allora, care mamme, “primum non nocere”, diceva Ippocrate; poi, con la giusta attenzione e con il giusto distacco, sarà anche possibile intervenire opportunamente a sostegno di un processo che avviene comunque indipendentemente dal nostro intervento: la crescita!
Se consideriamo infatti i casi più gravi di squilibrio psicologico, non sono tanto quelli in cui i genitori hanno fatto troppo poco, cosa comunque da condannare, ma soprattuto quelli in cui questi hanno fatto troppo e male!
Attenzione, dunque, a non fare dei vostri figli i sostituti della vostra mancanza di obiettivi nella vita! La loro funzione non è quella di dare un senso alla vostra esistenza e di riempire i vostri vuoti affettivi o esistenziali, ma quella di poter ricevere i frutti della vostra esperienza matura e vissuta!
L’alimentazione è il primo aiuto che potete dare loro, prima ancora che vengano al mondo, e, per essere precisi, prima ancora che vengano concepiti, e ciò vale sia per le donne che per gli uomini.
Avere cura della propria alimentazione e salute è quindi il primo dovere etico di un futuro genitore. Le profonde carenze nutrizionali che abbiamo si trasmettono inevitabilmente alle generazioni successive. Esperimenti di laboratorio hanno provato che topi in ottima salute, se malnutriti, iniziano ad avere qualche problema di salute, ma possono contare sulla loro buona costituzione, mentre i problemi maggiori li avranno i loro discendenti, fino al punto che alla quarta generazione i piccoli saranno pressoché tutti deformi o gravemente malati fin dalla nascita, predisposti ai tumori e alle altre malattie degenerative. A questo punto però, anche se dovessimo riprendere a nutrire in modo ottimale questi topolini, non sarà certo più possibile farli ritornare sani, ma solo migliorarne in parte la qualità della vita. Se, tuttavia, continuiamo a ben nutrirli, e questi riusciranno malgrado tutto a riprodursi, i loro figli staranno un poco meglio, e ancor più lo staranno i nipoti, fino al punto che la quarta generazione tornerà ad avere la costituzione sana e robusta dei propri avi!
Questo esempio, se ben compreso, è estremamente importante!
Dunque, affrontate la Vostra alimentazione con spirito equilibrato, non ideologico!
E sappiate che sull’alimentazione è stato e viene detto tutto e il contrario di tutto, ma anche che alcuni capisaldi scientifici sono stati finalmente chiariti, e che fra questi capisaldi è possibile muoversi con un certo agio nel rispetto dei gusti, delle predisposizioni e delle differenze fra gli individui.
L’allattamento è sacro: vale infatti per le fasi della vita quanto è emerso dall’esempio dei topolini; e cioè, al primo posto viene il patrimonio che i genitori sono in grado di trasmettere geneticamente ai figli, quindi il periodo di massima assimilazione dei nutrienti preziosi avviene nel corso della gestazione, seguono poi in ordine di importanza l’allattamento, la prima infanzia, l’adolescenza ecc. In ogni fase della vita i nutrienti preziosi sono di fondamentale importanza, ma nelle prime fasi di essa possono modificarne profondamente lo sviluppo, nel senso di condurre a una complessione più forte e armonica, così come avviene per l’attività sportiva compiuta in giovinezza.
Non solo prolungare l’allattamento è salutare per mamma e bambino, se la prima è ben sostenuta nutrizionalmente, ma evita anche di introdurre troppo presto sostanze che l’ancora proteiforme sistema immunitario del bambino non è in grado di processare.
Introduzione prematura dei cibi, vaccinazioni, allergeni, carenze nutrizionali sono tutte cause di squilibrio per il giovane sistema immunitario. Sicuramente, però, una costituzione forte perché ben nutrita è in grado di sopportare facilmente l’attacco di tutti gli altri agenti citati.
Mamme, evitate quindi le vaccinazioni inutili e soprattutto evitate quelle premature, ma non fatene un’ideologia e preoccupatevi soprattutto di dare ai vostri figli le risorse adeguate per affrontare al meglio ogni agente esterno, che sia ambientale o imposto dal Sistema. La differenza è infatti del tutto relativa, poiché il disordine attuale ha ragioni che sfuggono al controllo dei singoli!
Un veleno che deve essere assolutamente evitato e che è possibile evitare senza troppi sforzi è invece senza dubbio il fluoro, oggi ubiquitariamente imposto come profilassi dentale, anche se causa problemi persino ai denti, ma soprattutto causa gravissimi danni a tutto l’organismo. Si tratta infatti di un alogeno, come il cloro e lo iodio, e tende a competere con lo iodio, che svolge invece una funzione positiva e che è generalmente carente nella popolazione.
Il fluoro, che dovrebbe essere un oligoelemento, assunto in quantità anche migliaia di volte superiori a quelle fisiologiche altera pertanto il delicato equilibrio fra tutti gli oligoelementi, causando gravi danni alla tiroide, ma anche alle altre ghiandole e provocando una profonda modificazione della composizione di denti e ossa, che perdono la loro naturale elasticità. Uno dei segni del fluorismo è la lassità dei legamenti, tipica delle nuove generazioni; lo si vede in particolare dall’iperestensione di gomiti e ginocchia, ma non solo.
Care mamme, se volete davvero proteggere i vostri figli dalla carie e dalla gracilità delle ossa date loro piuttosto la vitamina D3, la cui carenza rappresenta oggi una delle principali cause della maggior parte dei disagi della popolazione. Oggi siete tutte incentrate sulle cure naturali e su quelle omeopatiche, ottime cose pur se di moda, ma tutte queste sostanze non sono realmente risolutive dei problemi dei vostri figli, soprattutto di quelli che vivono nelle grandi città e che tendono nel corso del lungo inverno ad ammalarsi in continuazione. A differenza della vitamina C, importantissima, dell’Echinacea, del Ribes Nigrum ecc., che possono dare un sollievo immediato nel corso delle malattie invernali, la vitamina D3, profondamente carente, non offre alcun sollievo immediato, ma se la assumete per mesi nelle dosi adeguate, fino a renderne ottimale il livello nel sangue, allora vedrete che inizierete a non ammalarvi più. La vitamina D3 è infatti assolutamente necessaria per il corretto funzionamento non solo del metabolismo dei denti e delle ossa, ma delle ghiandole in generale, compresa quella immunitaria del timo, e di tutte le cellule in generale. Interviene anche nell’ematopoiesi e nella produzione delle cellule immunitarie. È una sostanza davvero ubiquitaria e necessaria al corretto funzionamento di tutto l’organismo. I dosaggi finora consigliati sono di molto inferiori a quelli realmente efficaci e raccomandati dai più recenti studi. Per un bambino che vive in città una dose efficace deve essere di almeno 2000 UI giornaliere, da sospendere solo quando si espone al sole estivo, ma in caso di gravi carenze può essere bene somministrarne inizialmente almeno 5000 UI quotidiane. Per gli adulti questa potrebbe essere persino un’ottima dose di mantenimento. I sovradosaggi non sono troppo da temere, poiché finora sono stati calcolati sulla base del solo utilizzo da parte del sistema osteoarticolare e come se tutta la D3 venisse trasformata in calcitriolo (la forma attiva) a livello di fegato e reni. In realtà la D3 viene largamente utilizzata a livello delle singole cellule di tutto l’organismo e prima di giungere a un reale sovradosaggio occorrono veramente dosi elevate per periodi lunghissimi di tempo. È quindi più facile incorrere nel ipodosaggio.
Un altro grande nemico dei bambini sono poi gli zuccheri, le farine bianche e i latticini.
Gli zuccheri creano continui picchi della glicemia, facendo passare il sangue dalla condizione di iper a quella di ipoglicemia. Il bambino mangia la merendina contenente solo sostanze super raffinate che liberano immediatamente nel sangue una grande quantità di zuccheri; questi costringono il pancreas a produrre subito molta insulina che a sua volta abbatte di colpo la glicemia provocando nel bambino subito una nuova richiesta di zucheri, sotto forma di altre merendine. Il cibo non raffinato di una volta, invece, provocava un rilascio lento degli zuccheri, racchiusi negli zuccheri complessi, mantenendo costante la glicemia. Questi picchi glicemici, oltre ad affaticare il pancreas, sono all’origine dell’irrequietezza tipica dei ragazzi di oggi, compresi il deficit di attenzione e l’iperattività. Inoltre, la mancanza di vitamine, minerali e nutrienti essenziali aggrava ulteriormente il problema e costringe l’organismo del giovane a depauperare le proprie riserve per poter far fronte a tali carenze dei cibi. Il pancreas non è quindi affaticato solo per la iperproduzione di insulina, ma anche di enzimi digestivi, naturalmente contenuti invece nei cibi sani e freschi. Tutto ciò provoca nel tempo anche i fenomeni di intolleranza, che approfondiremo in un altro articolo.
I latticini contengono invece numerose sostanze e fattori di crescita che provocano danni a grandi e piccini e che aumentano notevolmente il rischio di tumori. Il loro danno principale è dato però dalla perdita di minerali, soprattutto di calcio; infatti, pur contenendo il latte calcio, questo vi è presente in una forma non assimilabile dall’essere umano, e il processo digestivo avviene in perdita. Diverso è il discorso per lo yogurt e per alcuni formaggi, in quanto i fermenti hanno compiuto loro la necessaria trasformazione; resta però il fatto che yogurt e formaggi continuano a contenere numerose sostanze dannose per l’organismo. In generale, consiglio i prodotti caseari di capra, in quanto il latte di capra è più digeribile dall’essere umano, e, per quelli di mucca, faccio un’eccezione/concessione per il formaggio grana di qualità e ben stagionato e per alcuni formaggi freschi come la ricotta, il quartirolo, il primo sale ecc., se assunti con moderazione.
Vi sono naturalmente tanti altri nemici dei bambini, di cui parleremo certamente in altre occasioni, in ogni caso, il consiglio generale è quello di fornire loro una buona integrazione di minerali e di vitamine, soprattutto di vitamina D3, ma anche di vitamine del gruppo B, di calcio, di magnesio, di zinco, di selenio, di vitamine A, C, E, di iodio organico, di omega 3, 6, 9 ecc.


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